Visto da dentro: la cronaca della seduta di Consiglio Regionale vista da noi

 

E’ il resoconto di una giornata storica dalla quale potrà scaturire, se uomini di buona volontà lo vorranno, che Seveso perda concretamente il sinonimo di disastro e assuma quello di ingegno.

 

Martedi 19.12.06

 

ore 20.30.  Arrivano due notizie importanti. L’indomani, ad integrazione della finanziaria regionale 2007, verranno presentati due provvedimenti tecnicamente diversi ma con obiettivi simili. Il primo, presentato Venerdi dal Consigliere dei DS Giuseppe Civati con l’appoggio delle sinistre, è un emendamento alla legge finanziaria che stanzierebbe 50.000 euro per un progetto di fattibilità riguardante l’interramento di FNM a Seveso; il secondo, è un ordine del giorno, che “impegna la giunta a reperire all’interno del Bilancio Regionale 2007 la somma di € 100.000,00 al fine di predisporre uno studio di fattibilità/progetto preliminare per l’interramento della tratta di Seveso FNM”.

 

ore 22:00. Forse si potrà assistere alla presentazione in aula dei provvedimenti. Si avvisano le  persone che ne avevano manifestato l’intenzione.

 

 

Mercoledi 20.12.06

 

ore 10:15. Ci presentiamo all’ingresso dell’aula consigliare. Primo ostacolo. Non si può entrare se non su invito di un Consigliere. Entra De Capitani, consigliere leghista. Ne invita subito cinque. Troppo pochi. Chiamiamo Civati, consigliere diessino, al telefono. Un attimo è lì. Altri cinque inviti. Posti complessivi per il pubblico non più di venti. Non possiamo chiedere di più. Gli altri di noi tornano a Seveso.

 

ore 11:00. Entriamo in aula. Primo spavento. Albertoni, presidente, sta elencando gli ordini del giorno. Quello di De Capitani lo cita come ritirato. Come ? No, si precisa dall’aula, ritirato e ripresentato con l’appoggio di altre due firme di cui una del forzista Mario Sala. Speriamo. Gli emendamenti erano già stati illustrati. I relatori degli ordini del giorno cominciano a susseguirsi.

 

ore 11:30. Indaffarato con le sue carte, entra in aula l’Assessore Cattaneo. E’ teso. Al banco del governo scrive, corregge. Traspare nervosismo. Percorre l’aula, si avvicina a Mario Sala. Parlano. Poi si avvicina a De Capitani e Galli, leghisti primi firmatari. Escono insieme dall’aula. Tremiamo. Rientrano, segnali di preoccupazione ma nessuna novità concreta.

 

ore 12:55. Dopo oltre due ore di esposizione di provvedimenti in un’aula disattenta e chiaccherona, più volte richiamata dal Presidente, è la volta di De Capitani. Scende un silenzio glaciale. Tutti si sono resi conto che il pubblico seduto in piccionaia, alle spalle della stampa, è lì per questo. Lo rispettano, qualcuno, forse, lo teme. De Capitani, con la semplicità e la decisione di un uomo delle nostre montagne lo espone chiaro. Cita la storia di Seveso, il disastro, i Sindaci di Seveso, Sevesoviva, il problema, la prospettiva e la domanda. Siamo noi. Non c’è dubbio e sembra incredibile. E’ l’ultima relazione. Si riprende alle 15:00 dopo gli auguri.

 

ore 14:00. La pausa è irta di difficoltà. L’Assessore ritorna alla carica con nuovi tentativi che consentano il ritiro della proposta. Tensione. Nessun cedimento. La Lega sceglie di andare al voto.

 

ore 15:00. L’Assessore Cattaneo non è aula, se n’è andato. Parte la macchina delle votazioni. Prima gli emendamenti. Vengono snocciolati uno ad uno ed approvati o respinti con repentine alzate di mano. E’ una sorpresa. Pensavamo si usasse il voto elettronico.

 

ore 16:00. Arriva al voto l’emendamento di Civati. La tensione è molto forte. Si chiede il voto segreto. Non viene accordato perchè non è applicabile. Si va al voto palese ed il provvedimento non ottiene la maggioranza. Il primo colpo è andato a vuoto.

 

ore 16:30. Inizia la votazione degli ordini del giorno. Ogni tanto “la macchina” rallenta per qualche dichiarazione. Su alcuni provvedimenti si  usa il voto segreto

 

ore 17:30. Siamo quasi alla fine. Abbiamo il cuore “in gola”. Ordine del giorno 932. De Capitani chiede il voto segreto. L’ex assessore alle infrastrutture Massimo Corsaro chiede la parola. Dichiara voto contrario del gruppo di Alleanza Nazionale. Cita il progetto di interramento Norconsult come esempio che ha deluso le aspettative dei cittadini. Afferma letteralmente che per realizzare l’interramento di un chilometro e mezzo “occorrerebbeno percorsi di discesa e risalita ad angolo retto”, cosa “impensabile per la tecnica ferroviaria”. Siamo sconvolti da argomentazioni di un livello così infimo. Ci tratteniamo a malapena. Corsaro sembra caricare a testa bassa quando sente la parola interramento, come quando un toro vede rosso. Alboni, al suo fianco, tace.

La Mauro, donna leghista, si volta. “Non preoccupatevi” ci dice con espressione tranquilla.

Interviene Civati. Pacatamente ricorda a Corsaro che i cittadini hanno diritto alla valutazione ragionata di una scelta così importante. Il progetto Norconsult riguardava 30 chilometri di linea e non ha alcun significato citarlo. Non ci si può trattenere: Applausi. Intervengono, uno ad uno, tutti i capigruppo della sinistra dichiarando il loro voto favorevole. Applausi. Carlo Monguzzi sottolinea che Seveso è una città unica e questo ordine del giorno ha tutto il suo appoggio. Applausi

Chiede la parola De Capitani. Non gli viene concessa per regolamento. Peccato.

 

Si vota. La tensione è alle stelle. Il tabellone dice solo la verità.

43 favorevoli, 16 contrari.

 

Approvato !