Comunicato Stampa

 

Il 12 Maggio 2006 presso l’Aula Magna delle Scuole Medie di Via De Gasperi si è svolto l’incontro pubblico dal titolo “Interrare la ferrovia a Seveso subito si può” organizzato dal Comitato Sevesoviva costituitosi ufficialmente il 20 Aprile scorso al fine, come si legge nell’atto costitutivo, “di scongiurare lo sconvolgimento urbanistico conseguente a soluzioni esclusivamente basate su sottopassi” nel territorio di Seveso che ha raccolto in pochi giorni oltre 500 sottoscrizioni e poco più di 4000 euro.

 

Alla presenza di oltre 500 persone il moderatore, Giancarlo Brambilla, ex presidente della sezione locale del CAI e persona molto stimata a Seveso, dopo una breve introduzione nella quale ha paragonato l’attuale mobilitazione a quella tesa a respingere l’installazione di un forno inceneritore per i materiali inquinati dall’evento diossina, ha presentato il problema: una ferrovia che taglia in due il centro cittadino, con passaggi a livello malfunzionanti, che propone sottopassi veicolari inattuabili per compensare l’aumento della frequenza dei treni che porterebbe, dopo la realizzazione dell’unico sottopasso possibile, ad una soluzione sconvolgente per la struttura urbana di Seveso.

 

L’incontro si apre con un filmato nel quale l’arch.Piana, dirigente infrastrutture ferroviarie di Regione Lombardia nel Luglio 2004 afferma: “i passaggi a livello vanno chiusi il più possibile” e “il primo lotto di sostituzioni di 7 passaggi a livello sta costando 31 milioni di euro”. Le conseguenze sono testimoniate da una sequenza fotografica impressionante in cui appaiono le strutture di sottopasso di Cesano M., la cui costruzione si è protratta per cinque anni, con la realizzazione di opere fortemente penalizzanti soprattutto per pedoni e biciclette.

 

“Noi chiediamo ai politici e ai tecnici di abbandonare una posizione fondamentalista in cui si è già definito che un certo approccio tecnico, il sottopasso, debba essere utilizzato sempre, indipendentemente dalla realtà urbanistica a cui ci si trova di fronte. Noi chiediamo una ragione aperta a 360 gradi e impegnata in un lavoro sulla realtà che ha di fronte. Una decisione che condiziona almeno i prossimi 80 anni delle nostre vite non può essere presa d’istinto, di nascosto, senza fare un conto economico e sociale delle conseguenze che ha per tutti.” Questi i passi salienti dell’intervento appassionato del Presidente di Sevesoviva, dott.Daniele Tagliabue.

 

Segue incalzante l’intervento del Geom.Emilio Allievi che con una efficace documentazione fotografica ricostruisce tutte le ipotesi fatte da FNM Ingegneria nel 2004 senza tralasciare quelle abbozzate dal Sindaco in una recente intervista. Il quadro che ne esce è molto chiaro: l’unico intervento possibile tra quelli ipotizzati per realizzare un attraversamento Est/Ovest è quello tra Via Montello e Via Sanzio ma ha conseguenze gravissime. Eliminazione di uno dei più bei viali alberati di Seveso, penalizzazione di molti passi carrai, eliminazione di parcheggi adiacenti alla stazione, incroci tra flussi veicolari in uscita dal sottopasso e flussi pedonali diretti alle scuole, espropri: è solo una sintesi dei principali problemi di tale opera. Conclusione: la realizzazione del solo sottopasso possibile è un investimento senza ritorno perchè impedisce l’interramento della tratta di Seveso ma giustifica l’incremento di frequenza dei treni che crea la necessità di realizzare almeno quattro sottopassi ciclopedonali e due sottopassi veicolari impossibili da costruirsi.

 

E’ il momento della proposta delle società di progettazione romane. “Abbiamo trovato una situazione favorevole alla realizzazione di una tratta in galleria artificiale alla quale si arriva mediante rampe realizzate in trincea. Senza sospendere il servizio ferroviario è possibile realizzare un’opera che risolve gran parte dei problemi di attraversamento di Seveso creando nuove aree da adibire a parcheggio o altro scopo per circa un chilometro e mezzo. E’ una soluzione che costa tra i 30 e i 40 milioni di euro e si realizza in tre anni: costa più dei sottopassi, ma è una soluzione definitiva” afferma l’ing.Luca Possati di 3TI Italia srl, società con ottanta pagine di presentazione e progetti realizzati in tutta Italia. “E poi i sottopassi che sono stati ipotizzati, oltre a presentare altezze non più a norma, curve in galleria ed altri gravi problemi costruttivi, hanno la necessità di manutenzione continua con strutture antiallagamento e implicano altre strutture per pedoni e biciclette che per essere utilizzabili da tutti hanno necessità di pendenze dolci e quindi di spazi”. Prosegue l’ing.Miliziano professore dell’Università di Roma “La Sapienza” e direttore di DMS Engineering srl: “Dal nostro sopraluogo fatto lo scorso Aprile abbiamo rilevato che non ci sono problemi di falda nè problemi legati alla struttura dei materiali scavati. In sintesi: una situazione geologica veramente favorevole.”

 

Conclude Tagliabue con un conto economico e sociale che raccoglie tutti i costi e i benefici a confronto: a fronte di una soluzione a sottopassi che impegnerebbe a singhiozzo la città per anni in opere irrealizzabili in centro se non in Via Montello e con costi elevatissimi, sta una soluzione che, per un disagio temporaneo, permetterebbe enormi vantaggi sia all'utenza pendolare, con nuovi parcheggi vicini ai treni, banchine coperte e con accesso in piano, nuovi spazi di scambio bus/treni sia alla città con l'eliminazione definitiva dei passaggi a livello e il recupero di tutta la rete di passaggi in piano. “Chiediamo che l'Amministrazione si faccia carico del costo di 20.000 euro necessari a realizzare lo studio di fattibilità proposto dal Comitato e si impegni in una seria contrattazione con Regione Lombardia e Ferrovie Nord.”

 

Gli ultimi interventi, da quello storico dell'ing.Tellarini di Castellanza a quello dei Consiglieri regionali Zanello e Civati sottolineano l'apertura di Regione Lombardia a strumenti tecnici differenti dal sottopasso per risolvere i problemi di attraversamento ma la necessità che l'Amministrazione Comunale si impegni a produrre proposte alternative.

 

Mentre i consiglieri di opposizione erano presenti quasi al completo, i consiglieri di maggioranza sono stati rappresentati solo dal Consigliere Pagani e dal Presidente Corengia, allontanatosi tuttavia alle ore 22 oltre alla presenza non in sala, del Consigliere Vaccarino. Sindaco e Assessori assenti.